In questo particolare periodo si stanno attivando diversi bandi per il settore agricolo, agrituristico e agroalimentare e rappresentano una grande opportunità soprattutto per le imprese agricole, che possono così accedere ai contributi sotto varie forme, come quelli a fondo perduto che possono variare da un 40% ad un 70% in conto capitale.
Le aziende interessate devono muoversi per tempo, poiché i bandi hanno una finestra temporale solitamente ridotta che dipende dalle regioni e dai fondi messi a disposizione.
Negli ultimi bandi in varie regioni sono state inserite le tecnologie per il riutilizzo delle acque reflue, un trend in grande ascesa soprattutto dopo la forte siccità che ha provocato una seria crisi idrica, l’acqua infatti insieme ai terreni è il primo fattore limitante per lo sviluppo delle aziende.
Sicilia, Puglia, Basilicata, Campania, Molise e una parte dell’Abruzzo possono beneficiare contemporaneamente dei vantaggi dei bandi e del Bonus Sud, che consentirebbero ad un’impresa di sommare il contributo a fondo perduto con quello in credito di imposta del Bonus Sud, arrivando ad un contributo totale dell’80%.
Bandi 2023 - 2024 per il riutilizzo delle acque reflue.
Nei seguenti paragrafi approfondiamo il discorso su:
● bandi PSR (Programmi di Sviluppo Rurale) attualmente CSR ( Complemento per lo Sviluppo Rurale);
● bandi OCM (Organizzazione Comune di Mercato);
● bandi PIF (Programmi Integrati di Filiera);
● bandi GAL (Gruppi di Azione Locale).
Questi bandi rappresentano strumenti finanziari fondamentali che le istituzioni hanno messo a disposizione per favorire la depurazione, il trattamento e il corretto riutilizzo delle acque reflue. Le aziende, gli enti pubblici e gli organismi di ricerca possono così portare avanti i loro progetti finalizzati a gestire in modo sostenibile le risorse idriche e salvaguardare l’ambiente circostante.
L’importanza della depurazione e del riutilizzo delle acque reflue
Bisogna capire che l’acqua è un circuito chiuso e quindi l’ambiente ci restituirà sempre l’acqua che rilasciamo in natura. Di conseguenza se liberiamo in natura acqua inquinata, prima o poi ci tornerà. Gli inquinanti che scarichiamo infatti possono finire nel mare dove peschiamo i pesci che mangiamo o nelle falde acquifere dove coltiviamo i prodotti che finiscono sulle nostre tavole.
Inoltre l’acqua è un bene preziosissimo e non va sprecato. Per questo motivo è fondamentale trattare e depurare le acque reflue per altri utilizzi in ambito agricolo, industriale o in qualsiasi altro settore. L’acqua reflua trattata può ad esempio essere usata per l’irrigazione di campi, spazi verdi o destinati ad attività ricreative o sportive. Oppure, in ambito civile, può essere usata per il lavaggio delle strade, come acqua antincendio, per sistemi di riscaldamento o di raffreddamento o ancora per il lavaggio.
Bandi CSR ex PSR
Il CSR ( Complemento per lo Sviluppo Rurale); è lo strumento di programmazione comunitaria che si basa su uno dei fondi SIE, il FEASR (Fondo Europeo Agricolo per lo Sviluppo Rurale) e consente alle regioni
italiane di effettuare investimenti e interventi nel settore agricolo-forestale regionale e accrescere così lo sviluppo delle aree rurali.
La programmazione è rivolta principalmente a:
● l’innovazione e la ricerca;
● salvaguardare il clima e l’ambiente;
● prevenire il rischio idrogeologico;
● presidiare i territori;
● mantenere e migliorare la biodiversità;
● le aree interne e più svantaggiate;
● una nuova politica sulla montagna destinata a valorizzare il territorio.
Al momento sono aperti diversi bandi CSR per varie regioni come il Lazio, il Piemonte, il Veneto e la Calabria, giusto per citarne alcuni, che tra i vari obiettivi si pongono quello di trattare e riutilizzare correttamente le acque reflue.
Il PSR ha una durata variabile di anni e si articola in Priorità e Focus area, cioè obiettivi specifici, da perseguire adottando determinate misure. Gli obiettivi devono essere pertinenti alle effettive esigenze di ogni territorio e puntano a sviluppare l’agricoltura e gli altri settori economici presenti nelle aree rurali.
Possono accedere ai finanziamenti del CSR i seguenti soggetti:
● agricoltori;
● operatori del sistema agroalimentare e forestale;
● imprenditori che operano nei territori rurali sia in forma singola che associata;
● enti e istituzioni pubbliche;
● prestatori di servizi di formazione, di consulenza e assistenza alle imprese;
● partenariati locali.
Bandi OCM
L’OCM (Organizzazione Comune di Mercato) è una misura che concede finanziamenti e contributi ai produttori vitivinicoli e opera in Italia con bandi annuali emessi dal Ministero per le Politiche Agricole e da ogni Regione o Provincia Autonoma, con fondi perduti dal 40% fino all’80%.
I bandi OCM sono riservati ad imprese vinicole, fatta eccezione dei semplici imbottigliatori o commercianti di vino. L’obiettivo è sostenere i produttori di
vino e mettere a loro disposizione dei contributi per migliorare la produzione stessa di vino con nuovi strumenti tecnologici e promuovere la propria attività. Per la produzione di vino serve una grande quantità di acqua e i bandi OCM consentono di finanziare le tecnologie per trattare le acque reflue che possono essere riusate in modo intelligente e virtuoso.
Le scadenze delle domande variano da regione a regione, ma bisogna fare molta attenzione a non commettere errori durante l’elaborazione della pratica. Bisogna mantenere le spese coerenti secondo le effettive dimensioni della propria impresa e la documentazione, da consegnare sia in formato digitale che cartaceo, deve essere inviata 12 ore prima della scadenza.
Bandi PIF
I bandi PIF (Progetti integrati di filiera) aggregano gli attori della filiera agroalimentare e forestale per affrontare e risolvere tutte le problematiche legate alla filiera e per migliorare le relazioni di mercato. I PIF danno il via ad una serie di progetti che comprendono:
● investimenti aziendali;
● promozione;
● innovazione tecnologica;
● diversificazione delle attività agricole.
Possono partecipare soggetti di varia natura coinvolti nella filiera produttiva come:
● aziende forestali e agricole;
● imprese di trasformazione primaria e secondaria;
● imprese che svolgono la commercializzazione;
● soggetti pubblici.
Le filiere interessate ai bandi PIF sono tutte quelle dei settori agricolo, agroalimentare e forestale. Per presentare la richiesta di finanziamento i partecipanti hanno sottoscritto un apposito “Accordo di filiera”, un vero e proprio contratto sottoscritto tra le parti e che dà un grande impulso allo sviluppo e all’integrazione delle filiere locali. Per partecipare bisogna compilare il modulo di domanda telematico accedendo al sistema previsto dal proprio Comune tramite autenticazione con apposito certificato digitale. Il richiedente deve procedere all’upload e al contestuale invio della domanda e apporre la firma digitale del legale rappresentante o del soggetto delegato con poteri di firma.
Anche in questo progetto, che coinvolge tutti gli attori che operano nella filiera agroalimentare e forestale, ricopre una grande importanza il trattamento delle
acque reflue che possono essere impiegate in tantissime attività collegate, come ad esempio l’irrigazione di campi e colture.
Bandi GAL
Un GAL (Gruppo d’Azione Locale) è uno strumento promosso dall’Unione Europea destinato a sviluppare e implementare piani e programmi di intervento finalizzati al miglioramento socio-economico delle comunità rurali.
I GAL sono raggruppamenti di partner pubblici e privati che rappresentano le organizzazioni degli operatori economici presenti sul territorio e le popolazioni rurali. Obiettivo principale dei GAL è stilare e mettere in atto una strategia destinata allo sviluppo locale di tipo partecipativo, sostenuto da uno o più fondi europei, e in tal senso il fondo europeo di riferimento è il Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (FEASR). Ancora una volta il trattamento delle acque reflue diventa uno strumento preziosissimo per l’irrigazione o per le altre attività di tipo rurale o agricolo.
Per partecipare al GAL bisogna presentare l’apposita domanda sulla piattaforma di riferimento della propria regione, utilizzando le proprie credenziali personali, in quanto persona fisica, anche se si intende operare come titolare/legale rappresentante di un’azienda o di un’ente. I fondi disponibili variano da regione a regione e sono destinati a co-finanziare, a fondo perduto, gli investimenti destinati a favorire la ripresa e il rilancio delle attività.
Bonus SUD - di che si tratta e come funziona.
Per il 2023 è stato confermato il Bonus Sud Investimenti e si tratta di un credito d’imposta riservato alle attività di ricerca e di sviluppo nelle aree del Mezzogiorno. Tale misura offre una serie di agevolazioni finanziarie alle imprese e alle start up sotto forma di credito di imposta da usare per gli investimenti per l’innovazione tecnologica ed è possibile fruire dell’agevolazione fino al 31 dicembre 2023.
Il Bonus Sud è riservato a quelle aziende che acquistano nuovi beni strumentali per le strutture localizzate in Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia e Sicilia. Il compenso viene erogato sotto forma di compensazione in F24 per poter acquistare macchinari, attrezzature e altri strumenti destinati alle proprie strutture.
L’obiettivo è incentivare gli investimenti produttivi nelle regioni del Sud Italia, ma la misura è stata estesa anche alle zone colpite dai sismi nel Centro Italia, nelle ZLS (Zone Logistiche Semplificate) e nelle ZES (Zone Economiche Speciali).
Ogni impresa e start-up, indipendentemente dalle sue dimensioni, può presentare domanda per accedere al bonus.
Per poter usufruire del Bonus i beni acquistati devono possedere le seguenti caratteristiche:
● devono essere nuovi e mai usati in precedenza;
● devono rispondere al criterio della strumentalità;
● devono essere acquistati per ampliare uno stabilimento già esistente o per crearne uno nuovo.
Bandi acque reflue - a chi spetta?
I soggetti che possono accedere ai bandi che prevedono agevolazioni e finanziamenti per la depurazione e il trattamento di acque reflue possono variare a seconda dei casi. Generalmente si tratta comunque di soggetti che operano nel settore agricolo, agrituristico e agroindustriale dove si fa un grande utilizzo di acqua e quindi risulta particolarmente vantaggioso attingere a finanziamenti stanziati appositamente per un riutilizzo più oculato e sostenibile delle acque reflue, da impiegare per altre attività come lavaggio, irrigazione o per i sistemi di riscaldamento o raffreddamento.
In ogni caso è consigliabile verificare i siti della propria regione per scoprire se la propria azienda ha i requisiti per accedere al bando. Per avere una panoramica più ampia puoi consultare nei seguenti paragrafi i bandi aperti al momento divisi per regione. Aggiorneremo di continuo l’articolo man mano che verranno lanciati nuovi bandi, quindi consulta con frequenza i vari aggiornamenti.
i link ai bandi aperti:
Diamo adesso uno sguardo ai bandi attualmente disponibili che prevedono benefici e agevolazioni per il trattamento e la depurazione delle acque reflue.
Piemonte - CSR 2023-2027. Investimenti irrigui (SRD02 Azione C).
Il bando relativo all’intervento SRD02 garantisce supporto economico per tutti quei finanziamenti finalizzati ad un utilizzo virtuoso e oculato delle risorse idriche e agli investimenti aziendali per migliorare, rinnovare e ripristinare gli impianti irrigui che garantiscono un risparmio nell’utilizzo delle risorse idriche e che promuovono lo stoccaggio e il riutilizzo delle acque stagionali o affinate. In questo modo viene garantito un quantitativo sufficiente di acqua per l’irrigazione di soccorso quando c’è poca disponibilità di acqua.
Marche - Bandi di finanziamento - Agricoltura Sviluppo rurale e Pesca.
Lotta allo spreco dell’acqua e pieno potenziamento delle infrastrutture irrigue: sono questi gli obiettivi del nuovo bando promosso dal Servizio Agricoltura e Sviluppo rurale che permetterà ai soggetti interessati (impianti collettivi gestiti dal Consorzio di Bonifica delle Marche) di presentare domanda di contributo a partire dal prossimo 31 luglio (scadenza 10 ottobre).
Leggi la news integrale https://www.regione.marche.it/News-ed-Eventi/Post/97508/La-Regione-Marche-potenzia-le-reti-irrigue-per-la-lotta-allo-spreco-idrico
Il bando promosso dal Servizio Agricoltura e Sviluppo rurale come obiettivo principale ha quello di contenere lo spreco idrico e potenziare le infrastrutture irrigue. I soggetti interessati, cioè gli impianti collettivi gestiti dal Consorzio di Bonifica delle Marche, possono presentare domanda di contributo a partire dal prossimo 31 luglio con scadenza il 10 ottobre.
Per questo bando l’Amministrazione regionale ha stanziato 20 milioni di euro con due finalità:
● favorire la crescita e l’investimento delle imprese agricole marchigiane;
● rafforzare e migliorare il sistema idrico in generale con l’utilizzo di macchinari e impianti sempre più avanzati e sofisticati.
Questo bando è finalizzato a ridurre il consumo idrico per far fronte alla siccità degli ultimi tempi che si alterna a periodi di precipitazioni abbondanti. https://www.regione.marche.it/Regione-Utile/Agricoltura-Sviluppo-Rurale-e-Pesca/Bandi-di-finanziamento/id_8293/6944
Marche OCM Vitivinicolo 2023-2024.
https://www.regione.marche.it/Regione-Utile/Agricoltura-Sviluppo-Rurale-e-Pesca/OCM/OCM-Vitivinicolo
Lombardia OCM Vitivinicolo 2023-2024.
Nell’ambito del Piano Nazionale di Sostegno per il settore vitivinicolo, in riferimento alla campagna 2023-24, il bando OCM Vitivinicolo aperto dalla Regione Lombardia prevede un sostegno per gli investimenti materiali e/o immateriali in impianti enologici di trattamento, in infrastrutture vinicole e in strutture o strumenti di commercializzazione del vino.
Il bando scade a fine luglio e la spesa ammissibile non può essere inferiore a 5.000 euro né superiore ai 200.000 euro. Il contributo erogabile equivale al:
● 40% della spesa ammissibile effettivamente sostenuta, IVA esclusa, per le microimprese, le piccole e le medie imprese. L’importo del contributo può quindi essere compreso tra un minimo di 2.000 euro fino ad un massimo di 80.000 euro;
● 20% per le imprese intermedie, cioè con meno di 770 dipendenti e con un fatturato annuo inferiore a 200 milioni di euro. L’importo del contributo può quindi essere compreso tra i 1.000 e i 40.000 euro.
il bando che ha aperto Regione Lombardia in scadenza a fine luglio per aziende vitivinicole.
La spesa ammissibile per la realizzazione di investimenti materiali e immateriali non può essere inferiore a 5.000,00€ e non può essere superiore a 200.000,00€
Il contributo erogabile è pari al:
- 40% della spesa ammissibile effettivamente sostenuta, IVA esclusa, per le microimprese, piccole e medie imprese; quindi, l’importo del contributo potrà essere compreso tra 2.000,00 € e 80.000,00€;
- 20% per le imprese classificabili come intermedie (con meno di 770 dipendenti e con fatturato annuo inferiore a 200 milioni di euro); quindi, l’importo del contributo potrà essere compreso tra 1.000,00 € e 40.000,00€.
PSP 2023-2027: 820 milioni al PSR Sardegna
Grazie al nuovo riparto dei fondi FEASR per il quinquennio 2023-2027, saranno assegnati 820 milioni di euro al PSR Sardegna dopo la negoziazione svolta nella Conferenza Stato-Regioni.
I finanziamenti resi disponibili per la regione Sardegna tengono conto della quota FEASR e del cofinanziamento da parte dello Stato e della Regione. Rispetto al periodo 2014-2020, bisogna considerare la riduzione a livello europeo del FEASR, quindi a causa dello slittamento di un biennio la programmazione stessa ha una durata di solo 5 anni e non più di 6.
https://sardegnapsr.it/notizia/feasr-820-milioni-al-psr-sardegna-per-il-quinquennio-2023-2027/
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