Gli impianti di depurazione delle acque reflue, così come previsto dal Decreto Rilancio, rientrano nel Bonus Ristrutturazione (di cui avevamo già parlato nel dettaglio qui) con detrazione fiscale del 50% per i contribuenti che effettuano lavori di manutenzione, ordinaria e straordinaria, in condominio o in edifici singoli.
A seguito delle modifiche apportate dal decreto-legge n. 4 del 2022 e del decreto-legge 13 sempre del 2022, la cessione del credito e lo sconto in fattura debbono rispettare rigide regole antifrodi che obbligano le seconde cessioni solo ed esclusivamente verso istituti di credito o intermediari finanziari.
A partire dal 08/03/2022:
Per usufruire dello sconto del 50% sul prezzo di acquisto degli impianti depurativi di DORABALTEA, i privati possono cedere il credito d’imposta SOLO agli istituti di credito ed agli altri intermediari finanziari.
IL TESTO COMPLETO dal sito Normattiva.it:
DECRETO-LEGGE 25 febbraio 2022, n. 13
Misure urgenti per il contrasto alle frodi e per la sicurezza nei luoghi di lavoro in materia edilizia, nonche’ sull’elettricita’ prodotta da impianti da fonti rinnovabili. (22G00021)
Entrata in vigore del provvedimento: 26/02/2022 (Ultimo aggiornamento all’atto pubblicato il 28/02/2022)
((IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA))
Visti gli articoli 77 e 87, quinto comma, della Costituzione;
Visto il codice penale, approvato nel testo definitivo con regio
decreto 19 ottobre 1930, n. 1398;
Visto il decreto del Presidente della Repubblica 26 ottobre 1972,
- 633;
Visto il decreto legislativo 26 ottobre 1995, n. 504;
Visto il decreto-legge 19 maggio 2020, n. 34, convertito, con modificazioni, dalla legge 17 luglio 2020, n. 77;
Visto il decreto-legge 27 gennaio 2022, n. 4;
Ritenuta la straordinaria necessita’ ed urgenza di introdurre apposite e piu’ incisive misure per il contrasto alle frodi 1.nel
settore delle agevolazioni fiscali ed economiche e in materia di erogazioni pubbliche;
Ritenuta altresi’ la necessita’ ed urgenza di introdurre misure urgenti sull’elettricita’ prodotta da impianti a fonti rinnovabili, nonche’ in materia di utilizzo dei crediti d’imposta sottoposti a
sequestro penale, di benefici normativi e contributivi, di applicazione dei contratti collettivi e per il miglioramento dei
livelli di sicurezza nei luoghi di lavoro; Vista la deliberazione del Consiglio dei ministri, adottata nella
riunione del 18 febbraio 2022;
Sulla proposta del Presidente del Consiglio dei ministri e dei Ministri della giustizia, dell’economia e delle finanze, della
transizione ecologica e del lavoro e delle politiche sociali;
E m a n a
il seguente decreto-legge:
Art. 1
Misure di contrasto alle frodi nel settore delle agevolazioni fiscali ed economiche
- L’articolo 28, comma 1, del decreto-legge 27 gennaio 2022, n. 4, e’ abrogato.
- Al decreto-legge 19 maggio 2020, n. 34, convertito, con modificazioni, dalla legge 17 luglio 2020, n. 77, sono apportate le
seguenti modificazioni:
- a) all’articolo 121:
1) al comma 1, la lettera a) e’ sostituita dalla seguente: «a)
per un contributo, sotto forma di sconto sul corrispettivo dovuto, fino a un importo massimo pari al corrispettivo stesso, anticipato
dai fornitori che hanno effettuato gli interventi e da questi ultimi recuperato sotto forma di credito d’imposta, di importo pari alla
detrazione spettante, cedibile dai medesimi ad altri soggetti, compresi gli istituti di credito e gli altri intermediari finanziari,
senza facolta’ di successiva cessione, fatta salva la possibilita’ di due ulteriori cessioni solo se effettuate a favore di banche e
intermediari finanziari iscritti all’albo previsto dall’articolo 106 del testo unico delle leggi in materia bancaria e creditizia, di cui
al decreto legislativo 1° settembre 1993, n. 385, societa’ appartenenti a un gruppo bancario iscritto all’albo di cui
all’articolo 64 del predetto testo unico delle leggi in materia bancaria e creditizia ovvero imprese di assicurazione autorizzate ad
operare in Italia ai sensi del decreto legislativo 7 settembre 2005,
- 209, ferma restando l’applicazione dell’articolo 122-bis, comma 4,
del presente decreto per ogni cessione intercorrente tra i predetti soggetti, anche successiva alla prima;»;
2) al comma 1, la lettera b) e’ sostituita dalla seguente: «b)
per la cessione di un credito d’imposta di pari ammontare ad altri
soggetti, compresi gli istituti di credito e gli altri intermediari finanziari, senza facolta’ di successiva cessione, fatta salva la
possibilita’ di due ulteriori cessioni solo se effettuate a favore di banche e intermediari finanziari iscritti all’albo previsto dall’articolo 106 del testo unico delle leggi in materia bancaria e creditizia, di cui al decreto legislativo 1° settembre 1993, n. 385,
societa’ appartenenti a un gruppo bancario iscritto all’albo di cui all’articolo 64 del predetto testo unico delle leggi in materia
bancaria e creditizia ovvero imprese di assicurazione autorizzate ad operare in Italia ai sensi del decreto legislativo 7 settembre 2005,
- 209, ferma restando l’applicazione dell’articolo 122-bis, comma 4,
del presente decreto, per ogni cessione intercorrente tra i predetti soggetti, anche successiva alla prima.»;
3) dopo il comma 1-ter, e’ inserito il seguente: «1-quater. I crediti derivanti dall’esercizio delle opzioni di cui al comma 1, lettere a) e b), non possono formare oggetto di cessioni parziali
successivamente alla prima comunicazione dell’opzione all’Agenzia delle entrate effettuata con le modalita’ previste dal provvedimento
del direttore dell’Agenzia delle entrate di cui al comma 7. A tal fine, al credito e’ attribuito un codice identificativo univoco da indicare nelle comunicazioni delle eventuali successive cessioni,
secondo le modalita’ previste dal provvedimento di cui al primo periodo. Le disposizioni di cui al presente comma si applicano alle
comunicazioni della prima cessione o dello sconto in fattura inviate all’Agenzia delle entrate a partire dal 1° maggio 2022.»;
- b) all’articolo 122, comma 1, dopo le parole «altri intermediari
finanziari» sono inserite le seguenti: «, senza facolta’ di successiva cessione, fatta salva la possibilita’ di due ulteriori
cessioni solo se effettuate a favore di banche e intermediari finanziari iscritti all’albo previsto dall’articolo 106 del testo
unico delle leggi in materia bancaria e creditizia, di cui al decreto legislativo 1° settembre 1993, n. 385, societa’ appartenenti a un
gruppo bancario iscritto all’albo di cui all’articolo 64 del predetto testo unico delle leggi in materia bancaria e creditizia ovvero
imprese di assicurazione autorizzate ad operare in Italia ai sensi del decreto legislativo 7 settembre 2005, n. 209, ferma restando
l’applicazione dell’articolo 122-bis, comma 4, del presente decreto, per ogni cessione intercorrente tra i predetti soggetti, anche
successiva alla prima».
- All’articolo 17, comma 2, del decreto legislativo 9 luglio 1997,
- 241, dopo la lettera d) e’ inserita la seguente: «d-bis)
all’imposta prevista dall’articolo 1, commi da 491 a 500, della legge
- Al decreto-legge 6 novembre 2021, n. 152, convertito, con
modificazioni, dalla legge 29 dicembre 2021, n. 233, sono apportate le seguenti modificazioni:
- a) all’articolo 1, comma 8:
1) il sesto periodo e’ sostituito dai seguenti: «Il credito d’imposta e’ cedibile, solo per intero, senza facolta’ di successiva cessione ad altri soggetti, fatta salva la possibilita’ di due
ulteriori cessioni solo se effettuate a favore di banche e intermediari finanziari iscritti all’albo previsto dall’articolo 106
del testo unico delle leggi in materia bancaria e creditizia, di cui al decreto legislativo 1° settembre 1993, n. 385, societa’
appartenenti a un gruppo bancario iscritto all’albo di cui all’articolo 64 del predetto testo unico delle leggi in materia
bancaria e creditizia ovvero imprese di assicurazione autorizzate ad operare in Italia ai sensi del decreto legislativo 7 settembre 2005,
- 209, ferma restando l’applicazione dell’articolo 122-bis, comma 4,
del decreto-legge 19 maggio 2020, n. 34, convertito, con modificazioni, dalla legge 17 luglio 2020, n. 77, per ogni cessione
intercorrente tra i predetti soggetti, anche successiva alla prima. I contratti di cessione conclusi in violazione del sesto periodo sono
nulli.»;
2) l’ultimo periodo e’ sostituito dal seguente: «Le modalita’ attuative delle disposizioni relative alla cessione e alla
tracciabilita’ del credito d’imposta, da effettuarsi in via telematica, sono definite con provvedimento del direttore
dell’Agenzia delle entrate.»;
- b) all’articolo 4, comma 2, il terzo periodo e’ sostituito dai seguenti: «Il credito d’imposta e’ cedibile, solo per intero, senza
facolta’ di successiva cessione ad altri soggetti, fatta salva la possibilita’ di due ulteriori cessioni solo se effettuate a favore di
banche e intermediari finanziari iscritti all’albo previsto dall’articolo 106 del testo unico delle leggi in materia bancaria e
creditizia, di cui al decreto legislativo 1° settembre 1993, n. 385, societa’ appartenenti a un gruppo bancario iscritto all’albo di cui
all’articolo 64 del predetto testo unico delle leggi in materia bancaria e creditizia ovvero imprese di assicurazione autorizzate ad
operare in Italia ai sensi del decreto legislativo 7 settembre 2005,
- 209, ferma restando l’applicazione dell’articolo 122-bis, comma 4, del decreto-legge n. 34 del 2020, convertito, con modificazioni,
dalla legge n. 77 del 2020, per ogni cessione intercorrente tra i predetti soggetti, anche successiva alla prima. I contratti di
cessione conclusi in violazione del terzo periodo sono nulli. Le modalita’ attuative delle disposizioni relative alla cessione e alla
tracciabilita’ del credito d’imposta, da effettuarsi in via telematica, sono definite con provvedimento del direttore
dell’Agenzia delle entrate.».