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Campagna Vitivinicola 2022/2023: investimenti destinati all’acquisto di impianti depurativi

Nell’ambito del risparmio idrico, rivelatosi necessario alla luce della drammatica crisi legata alla siccità in Italia, il trattamento dei reflui enologici il riutilizzo delle acque reflue da cantina, e non solo, sta diventando l’unica soluzione possibile piuttosto che un’alternativa.

In tale contesto con la deliberazione della Giunta Regionale Toscana n. 442 del 19 aprile 2022 si inseriscono le determinazioni per l’applicazione della Misura “Investimenti” nel settore vitivinicolo, previsti dal Programma nazionale di sostegno per la viticoltura di cui al Regolamento UE n. 1308 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 17 dicembre 2013.

Le aziende vitivinicole che operano in Toscana possono quindi accedere agli investimenti destinati all’acquisto di impianti depurativi che consentono di depurare le acque nelle cantine reflue e riutilizzarle per ridurre in modo considerevole lo spreco idrico.

La misura è applicata per la campagna vitivinicola 2023, a valere sull’anno finanziario 2023, ed è destinata a quelle aziende che intendono migliorare le loro prestazioni con il rafforzamento delle dotazioni aziendali, soprattutto per quanto riguarda l’adeguamento alla domanda di mercato, e al conseguimento di una maggiore competitività sul mercato.

La stessa delibera dispone che le modalità operative che rientrano nella Misura “Investimenti”, e tutte le procedure tecnico-amministrative per presentare la domanda, per definire la loro istruttoria, per i controlli e per la gestione delle informazioni, debbano essere definite da ARTEA anche sulla base delle disposizioni nazionali e delle modalità stabilite dall’Organismo di Coordinamento AGEA.

Ad ARTEA sono inoltre demandate l’attività istruttoria, la definizione della graduatoria delle aziende vitivinicole che possono accedere all’agevolazione, le assegnazioni dei contributi e i controlli amministrativi e in generale tutte le modalità operative destinate alla gestione della misura per consentire alla stessa ARTEA di avere a disposizione tutte le informazioni da inviare alla Commissione europea in relazione agli indici di valutazione dell’efficacia della misura, come disposto nel Programma Nazionale di Sostegno al settore vitivinicolo.

I criteri di priorità

Per poter accedere al bando sono previsti dei criteri da rispettare che elenchiamo di seguito:

  • investimenti che hanno effetti positivi in termini di risparmio energetico, efficienza energetica globale e processi sostenibili da un punto di vista ambientale (Articolo 36 del Regolamento UE n. 2016/1149);
  • imprese condotte da giovani agricoltori con un’età compresa tra i 18 e i 40 anni;
  • impresa che si occupa della produzione di vino ottenuto dalla trasformazione di uve fresche o da mosto di uve dalle imprese stesse ottenute, acquistate o conferite dai soci anche ai fini della sua commercializzazione;
  • nuovo beneficiario, inteso come soggetto che non ha ricevuto contributi relativi alla Misura “Investimenti”;
  • imprese situate in “zone svantaggiate” ai sensi dell’art. 32 del Regolamento UE n. 1305/2013, con alto valore paesaggistico o ricadenti in terreni confiscati alla criminalità organizzata.

Le domande di aiuto vengono quindi inserite in una graduatoria e successivamente ordinate in base al totale del punteggio ottenuto dalla somma dei punti assegnati alle singole priorità e dichiarati dal beneficiario nella domanda di aiuto.

In caso di parità di punteggio, viene data la precedenza al richiedente più giovane alla data di chiusura del bando. Se il richiedente è una società di capitali o di persone, allora si prende in considerazione l’età del legale rappresentante, mentre per la società semplice si fa riferimento all’età del soggetto che ha firmato la domanda.

In seguito viene data priorità alla domanda presentata con il minore importo di contributo complessivo richiesto.

Quali sono i requisiti necessari per accedere al bando?

Al momento della domanda di aiuto e di domanda di accertamento finale e saldo, il progetto ai fini dell’attribuzione del punteggio deve prevedere uno o più dei seguenti investimenti ad uso esclusivo della cantina:

  • acquisto e installazione di caldaie a condensazione;
  • acquisto e installazione di caldaie a biomassa;
  • acquisto e installazione di pannelli fotovoltaici;
  • acquisto e installazione di inverter o variatori di velocità;
  • acquisto e installazione di macchinari dotati di inverter;
  • acquisto e installazione di tecnologie LED;
  • acquisto e installazione di impianti per il trattamento dei reflui e rifiuti di cantina; (contattaci per trovare una soluzione adatta a te) 
  • acquisto e installazione di impianto di imbottigliamento dotato di almeno due delle seguenti funzioni: controllo intelligente, sterilizzazione e riciclaggio integrato dell’acqua, insonorizzazione acustica;
  • acquisto e installazione di barrique e vasi vinari, costruiti esclusivamente con legno certificato PEFC o FSC (foreste gestite in modo sostenibile). Al raggiungimento del punteggio di priorità contribuiscono anche i porta-barrique se sono realizzati in legno certificato PEFC o FSC.

Documentazione da allegare alla domanda di accertamento finale e saldo

La domanda da presentare deve essere accompagnata da un allegato che comprenda la seguente documentazione:

  • relazione tecnica, che deve essere firmata dal beneficiario e che deve evidenziare gli acquisti che sono stati fatti, i risultati ottenuti e gli eventuali cambi di fornitore rispetto ai preventivi allegati alla domanda di aiuto e ammessi al finanziamento;
  • se il beneficiario ha realizzato interventi che determinano effetti positivi in termini di risparmio energetico, efficienza energetica e processi sostenibili sotto il profilo ambientale: 1) dettaglio del progetto realizzato e dei risultati ottenuti, quantificati in termini di risparmio energetico, efficienza energetica globale e processi sostenibili sotto il profilo ambientale; 2) dimostrazione che gli investimenti realizzati rappresentano almeno il 30% della spesa totale ammessa e rendicontata;
  • fatture elettroniche in formato XML, contenute in un file compresso supportato dal sistema o dalla copia della fattura di cortesia in formato PDF relative agli acquisti relativi al progetto e corredati dai documenti relativi di pagamento;
  • foto georeferenziate accompagnate eventualmente da registrazione di “virtual tour”, con il dettaglio di ogni singolo bene acquistato e del numero corrispettivo di matricola che deve corrispondere al numero indicato nella fattura;
  • relazione tecnica dettagliata che indichi i lavori effettuati e tutte le documentazioni di spesa per il riconoscimento e l’ammissibilità delle spese tecniche e/o di progettazione;
  • per gli impianti e le attrezzature, laddove richiesto dalla normativa vigente, bisogna presentare il certificato di conformità CE. Se il certificato di conformità non è previsto, bisogna allegare la dichiarazione di conformità rilasciata dalla ditta costruttrice;
  • qualsiasi altro documento necessario per accedere al bando.

Se dovesse mancare uno o più documenti richiesti ARTEA potrebbe decidere di non accettare la domanda di aiuto. La stessa ARTEA, se lo ritiene necessario, può richiedere l’integrazione di ulteriori elementi e documenti.

 

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