Le acque reflue provenienti dai caseifici e dalle attività di lavorazione di latte e formaggi sono caratterizzate da una elevatissima discontinuità sia in quantità che in qualità degli effluenti.
I sistemi di depurazione di tipo biologico, cioè attraverso batteri vivi, che come tutti gli esseri viventi in natura necessitano di un ambiente vitale, con presenza costante di acqua, aria ed alimenti hanno bisogno invece di un afflusso dei reflui costante, anzi più è costante ed equilibrato e più i sistemi di depurazione risultano efficienti ed utili per il loro scopo.
L’impossibilità di mantenere un afflusso dei reflui continuo nel tempo che caratterizza un caseificio necessita quindi di soluzioni depurative idonee. In particolare, le caratteristiche delle acque reflue casearie sono contraddistinte da elevati valori organici che possono essere abbassati separando il latte di scarto dal siero, pertanto va sempre previsto un sistema di separazione dei grassi e dei solidi sospesi in modo molto ben dimensionato ( Degrassatore ). Il sistema di depurazione delle acque reflue secondario può variare in funzione della portata idrica e del recapito dello scarico come indicato dal D.Lgs. 152/06 e dai Regolamenti Regionali (fognatura, acque superficiali, suolo). In generale è consigliabile chiedere l’aiuto a dei professionisti del settore.
Attenzione: in qualunque caso, non è consentito scaricare nel depuratore le acque meteoriche.
Elementi di valutazione per la scelta della soluzione più idonea:
• Quantità di refluo prodotto
• Recapito dello scarico
• Efficienza depurativa richiesta
• Facilità ed economicità di istallazione
• Facilità ed economicità di gestione
• Energia richiesta
• Costi di acquisto del sistema
• Periodo di attività