Le acque reflue provenienti da ristoranti, sono assimilabili alle domestiche, anche se sono caratterizzate principalmente da un afflusso molto discontinuo sia come quantità idrica che come qualità di inquinanti disciolti.
Essendo molto simili alle acque reflue civili è consentito l’utilizzo di sistemi di depurazione di tipo biologico, cioè attraverso batteri vivi, che come tutti gli esseri viventi in natura, necessitano di un ambiente vitale, con presenza costante di acqua, aria ed alimenti. Occorrono solo dei particolari accorgimenti tecnici che ne ottimizzino l’efficienza depurativa e ne consentano una gestione ed una manutenzione più semplice, per fare questo è importante per la loro progettazione avvalersi di professionisti del settore.
Anche in questo ambito come in quello dell’edilizia civile, l’individuazione del sistema depurativo della acque reflue più idoneo è legato al tipo di recapito dello scarico (fognatura, acque superficiali o suolo), secondo le indicazioni del D.Lgs. 152 06, in base al numero di utenti, alle esigenze della committenza e ovviamente in base alle esigenze di utilizzo della struttura stessa.
Bisogna prestare particolare attenzione al dimensionamento dei Degrassatori per la loro particolare funzione di separazione degli oli e dei grassi dal resto degli effluenti.
Attenzione: in qualunque caso, non è consentito scaricare nel depuratore le acque meteoriche e delle piscine.
Elementi di valutazione per la scelta della soluzione più idonea:
• Numero di abitanti equivalenti
• Recapito dello scarico
• Efficienza depurativa richiesta
• Facilità ed economicità di istallazione
• Facilità ed economicità di gestione
• Energia richiesta
• Costi di acquisto del sistema
• Posti tavola
• Sistema di depurazione che supporti la stagionalità della struttura