Analisi dell’intervento e schema d’installazione
La prima fase dell’intervento è consistita in un’attenta valutazione dei parametri di progetto da utilizzare per il dimensionamento e la progettazione dell’impianto. A stretto contatto con la committenza, sono state prese in esame e valutate tutte le variabili produttive dell’azienda, sia riguardo le attività attuali sia gli sviluppi futuri.
Gli obiettivi dell’analisi preliminare sono stati:
– garantire efficienza depurativa eccellente e costante
– ridurre al minimo i costi gestionali
– ottimizzare la manutenzione ed il controllo dell’impianto
Dall’analisi è scaturita una spiccata stagionalità tipica delle attività vitivinicole, con picchi nel periodo di vendemmia e basso carico durante la primavera e i primi mesi estivi: la soluzione migliore per questa applicazione è senza dubbio il sistema modulare multistadio MBAS® di dorabaltea.
La filiera impiantistica progettata su misura per il cliente è composta dalle seguenti sezioni:
– pozzetto di grigliatura manuale: utile a trattenere i materiali grossolani presenti nei liquami(es. bucce, raspi)
– vasca di equalizzazione e neutralizzazione: in questa sezione impiantistica la portata di liquami in ingresso all’impianto viene omogeneizzata sulle 24 ore da una elettropompa sommergibile collegata a sensori di livello ed a un PLC; inoltre un sistema di dosaggio di soda caustica collegato a pHmetro consente di neutralizzare in continuo il pH altrimenti acido dei liquami. Questi due aspetti sono fondamentali per consegnare alla fase biologica successiva un liquame pretrattato e facilmente assimilabile per i batteri.
– ossidazione biologica ad alto carico: in questo primo stadio di ossidazione, un particolare ceppo di batteri metabolizza gli inquinanti presenti nei liquami trasformandoli in biomassa organica sedimentabile ed in sostanze innocue per l’ambiente come acqua, anidride carbonica o azoto gassoso. A valle della sezione di ossidazione è presente un sedimentatore per la decantazione sul fondo dei fanghi biologici ed il loro ricircolo.
– ossidazione biologica a basso carico: in questo secondo stadio di ossidazione avviene l’affinamento finale dell’acqua trattata. Sempre sfruttando un processo biologico, i liquami già abbondantemente depurati nella prima sezione vengono ulteriormente chiarificati, allo scopo di dare un effluente che rientri nei limiti previsti per lo scarico in corso idrico superficiale. A valle della sezione di ossidazione è presente un sedimentatore per il ricircolo dei fanghi biologici sia in testa all’impianto che nella vasca di ossidazione a basso carico.
La gestione di tutta la tecnologia installata viene fatta attraverso un sistema di telecontrollo e di telegestione installato nel quadro elettrico, attraverso il quale teniamo monitorato l’impianto 24h/24 e possiamo modificare a distanza dei parametri operativi ove le condizioni di lavoro in cantina lo richiedano.
Con il sistema di telecontrollo e telegestione, oltre ad ottimizzare l’efficacia del servizio di manutenzione, si riesce a monitorare la variazione del carico organico immesso nell’impianto e perciò ad adeguare la portata di aria immessa nelle vasche di ossidazione e con essa ridurre al minimo i consumi energetici.
Per garantire ulteriore sezionabilità, i liquami pompati dall’elettropompa sommergibile installata nella vasca di equalizzazione possono essere immessi sia nella sezione di ossidazione ad alto carico che in quella a basso carico: così facendo è possibile bypassare la prima sezione nei periodi con bassa portata entrante, salvaguardando le soffianti e abbattendo i costi energetici.