
I Laghi Braccini, rispettivamente di 8ha, 2ha,1ha sono laghi artificiali, formatisi negli invasi di argilla, usati in passato per la produzione dei laterizi.
Il lungolago offre un paesaggio incontaminato ed affascinante dal punto di vista naturalistico.
L’accesso è libero ed è ideale per camminate, jogging e cicloturismo, dato che il lungolago è vietato ai mezzi motorizzati.
I laghi sono situati lungo la Tosco Romagnola, dietro il centro residenziale costruito all’interno della fornace “Fratelli Braccini fu Francesco” del 1921, che ancora oggi è possibile ammirare, quasi intatta, quale esempio di archeologia industriale.
Al centro dell’edificio, è integralmente conservata la ciminiera, alta 32 metri circa.
L’intervento per il trattamento delle acque reflue è stato progettato per le strutture ricettive dello stabilimento balneare “Amalia Laghi”. In estate, da Maggio a Settembre, il lago più grande ospita il suddetto stabilimento, che comprende una spiaggia di sabbia da 150 metri con 80 ombrelloni, una terrazza sul mare di 110 mt, bagni, docce, cabine, e un bar – ristorante, (aperto tutto l’anno), che si affaccia sul lago mediante una terrazza scoperta.
La struttura è stata costruita ispirandosi ai principi della bio architettura, prediligendo strutture in legno e di basso impatto ambientale.
La scelta depurativa è ricaduta su una prima filiera di tipo “tradizionale” costituita da un pretrattamento delle acque saponose e successivo trattamento primario dei reflui con vasca di sedimentazione adeguata all’utenza, tenendo conto del contesto naturalistico ed ambientale di pregio.
Vista la necessità di avere un sistema di trattamento secondario duttile, che venisse incontro ad ogni variazione di carico sia di ordine idraulico che organico è stato proposto un sistema compatto a biodischi. Le caratteristiche dei biodischi rispondono con grande efficacia alle esigenze del settore ricettivo, visto che uniscono una serie di vantaggi operativi, che vanno dall’elasticità di funzionamento legata alle variazioni di carico, fino alla bassa sensibilità alla temperatura dell’ambiente di installazione, passando inoltre per un ingombro dell’impianto modesto in relazione agli abitanti equivalenti serviti.
Il sistema di depurazione delle acque reflue BIODISCHI marcato EN 12566-3 e testato da PIA è costituito da un comparto primario e uno secondario tutto in un monoblocco, ciò ne consente l’installazione senza la necessità della fossa settica/imhoff e ne semplifica di molto questa fase.