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ESG: l’approccio sostenibile agli investimenti

ESG: l’approccio sostenibile agli investimenti

Gli investitori istituzionali hanno sempre più fame di Esg. Questo uno dei punti principali emersi dalla Mercer european asset allocation survey 2018

«L’ ottica di lungo periodo propria degli istituzionali ha implicato, nelle scelte adottate dalle società partecipate, la diffusione di un approccio Esg, orientato cioè al ritorno sostenibile, all’allocazione del capitale con corretta gestione del rischio, ed alla creazione di valore, crescita e sviluppo a lungo termine»

Sono parole di Marco Valerio Morelli, amministratore delegato di Mercer Italia.

 

Ma cosa significa ESG?

 

L’acronimo ESG rimanda a tre concetti fondamentali: Enviromental, Social and Governance. Vediamo cosa rappresentano queste tre parole:

 

Enviromental: il primo universo preso in considerazione è quello dell’ambiente, che quindi comprende rischi quali i cambiamenti climatici, le emissioni di CO2 (biossido di carbonio), l’inquinamento dell’aria e dell’acqua, gli sprechi e la deforestazione.

 

Social: Il secondo riguarda invece le politiche di genere, i diritti umani, gli standard lavorativi e i rapporti con la comunità civile.

 

Governance: Il terzo è relativo alle pratiche di governo societarie, comprese le politiche di retribuzione dei manager, la composizione del consiglio di amministrazione, le procedure di controllo, i comportamenti dei vertici e dell’azienda in termini di rispetto delle leggi e della deontologia.

 

L’investimento sostenibile, dunque, può essere definito come un approccio a lungo termine che ritiene significativi i fattori ESG nelle decisioni di allocazione del proprio patrimonio, sia esso quello personale del risparmiatore o quello di un fondo comune.

C’ è allora sempre crescente attenzione ai fattori ESG da parte degli investitori istituzionali in Europa.

A svelarlo, la XVI edizione della European Asset Allocation Survey, condotta da Mercer, leader globale nella consulenza per lo sviluppo e l’organizzazione del capitale umano.

 

Il 40% degli Investitori Istituzionali in Europa ha infatti integrato gli Environmental, Social e Corporate Governance (Esg) tra i criteri a monte della propria strategia di portafoglio. In Italia questo dato sale al 46%.

 

“ Anche dal punto di vista della stewardship (gestione aziendale) sta diventando sempre più chiara la portata dei rischi a lungo termine legati alle tematiche ESG e al cambiamento climatico. Opportunità nel mondo degli investimenti sostenibili sono accessibili anche attraverso i mercati privati, che consentono di finanziare società non quotate e progetti in grado di apportare reali benefici nella direzione di un’economia sostenibile e a basse emissioni» ha commentato Luca De Biasi, wealth business leader di Mercer Italia.

 

Questa è la direzione, ormai non più una novità di moda degli ultimi anni, ma una vera e propria scelta che ha già dimostrato di valere l’investimento. Le aziende illuminate che hanno inaugurato e confermato un’organizzazione interna in linea con valori ESG sono oggi leader dei propri settori merceologici.

Se la vostra azienda, realtà o soggetto, al quale appartenete non l’ha già fatto, forse allora è il caso di valutare un potenziamento e una ristrutturazione del genere in primis dei valori etici e come abbiamo visto soprattutto dei valori economici.

 

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