Da utilizzare quando è necessario provvedere alla separazione di oli non emulsionati presenti in acque provenienti da utenze civili, industriali o artigianali, come garage, piazzali, parcheggi, officine meccaniche, zone di lavaggio mezzi, ecc. prima del recapito in fogna o in corpo idrico superficiale (Tab. III all. 5 D.Lgs. 152/06), a monte di un idoneo impianto di depurazione. Il loro principio di funzionamento si basa sull’utilizzo di vasche di calma dotate di un comparto interno, nella quale si da modo agli oli di flottare ed ai reflui di precipitare secondo i meccanismi fisici di separazione gravimetrica liquido-liquido; le sostanze separate rimangono intrappolate nel comparto interno, mentre i reflui depurati passano nel bacino principale attraverso l’apposita apertura sul fondo del comparto interno stesso, e raggiungono così l’uscita.
I deoliatori e i separatori devono essere dimensionati secondo il tipo d’applicazione seguendo la metodologia di calcolo descritta dal punto 4.3 della UNI EN 858-2. Classi di separatori Classe Contenuto massimo ammissibile di oli residui in mg/l Tipica tecnica di separazione (esempio) I 5,0 Separatori a coalescenza II 100 Separatori a gravità Secondo la UNI EN 858 l’utilizzo dei separatori di classe II è preferibile dove non si richiede un trattamento spinto del refluo e dove si richiede di bloccare solo gli sversamenti accidentali. I separatori di classe I sono invece da installare laddove è richiesto una rimozione spinta degli idrocarburi e dove c’è bisogno di un trattamento continuo anche dopo la prima pioggia.