La superficie del letto deve essere orizzontale e perfettamente piana. Il flusso del liquido è verticale, il caricamento avviene dall’alto e deve essere eseguito in modo uniforme utilizzando tubazioni forate di PVC o polietilene. L’alimentazione avviene in modo discontinuo ed è realizzata attraverso pompe o sistemi a sifone quando la pendenza lo consente. Il refluo percola lentamente attraverso il letto e viene convogliato verso il sistema di raccolta posto alla base, il letto drena liberamente consentendo all’aria di saturarlo. Il refluo successivo assorbe l’aria e insieme all’aerazione provocata dal flusso viene ossigenato in maniera consistente garantendo l’ossigenazione necessaria per la nitrificazione dell’azoto ammoniacale. Il dispositivo di drenaggio è posto sul fondo del letto e copre tutta la superficie utilizzando tubi drenanti. Gli stessi sono collegati ad un condotto di raccolta connesso a sua volta con il sistema di scarico, ad altezza variabile per l’allagamento della superficie. Sopra il drenaggio si pone il materiale di riempimento costituito da ghiaia lavata.
Substrato: costituito da ghiaia lavata a diversa granulometria decrescente o sabbia lavata per uno spessore di circa 1 mt. Sono necessari sistemi di contenimento delle acque meteoriche (argini perimetrali) attorno ai letti. Criteri / parametri dimensionali Profondità del substrato inerte: i dati di letteratura consigliano valori > di 80 cm. Superficie del letto: per soddisfacenti rimozioni del BOD5 e dell’azoto ammoniacale si consigliano valori di 3m2 / AE . Note: Per mantenere le funzioni evaporative delle piante è necessario provvedere alla periodica manutenzione della vegetazione. Condizioni prolungate di gelo e strati significativi di neve possono compromettere il buon funzionamento del letto. Per altitudini superiori a 800 mt. si consiglia l’uso di strati di paglia per la protezione dell’apparato radicale.