Reati ambientali, cosa sono e come si differenziano
Posto che non occorra l’imposizione della legge per rispettare e tutelare l’ambiente è comunque utile ricordare che i comportamenti lesivi verso la terra che ci ospita sono previsti dal Codice Penale e opportunamente sanzionati.
I delitti contro l’ambiente sono di diversi generi e raggruppati in cinque classificazioni:
- Inquinamento ambientale,
- Disastro ambientale,
- Traffico e abbandono di materiale ad alta radioattività,
- Impedimento del controllo,
- Omessa bonifica.
Vediamoli adesso uno per uno, cosa significano e cosa prevede il Codice in merito a sanzioni e provvedimenti.
Inquinamento ambientale
Sanzione: reclusione da due a sei anni
Multa: da € 10.000 a € 100.000.
Si intende colpevole di inquinamento ambientale “chiunque abusivamente cagiona una compromissione o un deterioramento significativi e misurabili delle acque o dell’aria, o di porzioni estese o significative del suolo o del sottosuolo di un ecosistema, della biodiversità, anche agraria, della flora o della fauna.”
Ci sono anche dei casi in cui sono previste delle aggravanti di pena:
- quando l’inquinamento sia prodotto in un’area naturale protetta o sottoposta a vincolo paesaggistico, ambientale, storico, artistico, architettonico o archeologico, ovvero in danno di specie animali o vegetali protette
oppure
- in caso di morte o lesioni personali (tranne nei casi in cui si determini una malattia di durata inferiore a venti giorni) come conseguenza del delitto di inquinamento ambientale
Sono previste invece diminuzioni di pena:
- nel caso in cui i fatti siano commessi involontariamente, “per colpa”.
Disastro ambientale
Sanzione: reclusione da cinque a quindici anni.
Il Disastro ambientale è definito come: “l’alterazione irreversibile dell’equilibrio di un ecosistema” o ancora: “l’alterazione dell’equilibrio di un ecosistema la cui eliminazione risulti particolarmente onerosa e conseguibile solo con provvedimenti eccezionali”, “l’offesa alla pubblica incolumità in ragione della rilevanza del fatto per l’estensione della compromissione o dei suoi effetti lesivi ovvero per il numero delle persone offese o esposte a pericolo”.
Anche in questo caso sono previste aggravanti di pena nel caso in cui il disastro sia prodotto in un’area naturale protetta o sottoposta a vincolo paesaggistico, ambientale, storico, artistico, architettonico o archeologico, o diminuzioni nel caso in cui i fatti siano commessi involontariamente.
Traffico e abbandono di materiale ad alta radioattività
Sanzione: reclusione da due a sei anni
Multa: da € 10.000 a € 50.000,
Il reato in questo caso riguarda “chiunque abusivamente cede, acquista, riceve, trasporta, importa, esporta, procura ad altri, detiene, trasferisce, abbandona o si disfa illegittimamente di materiale ad alta radioattività.”
Aggravanti di pena sono previste nel caso in cui dal fatto derivi pericolo di compromissione o deterioramento delle acque o dell’aria, o di porzioni estese o significative del suolo o del sottosuolo, di un ecosistema, della biodiversità, anche agraria, della flora o della fauna, pericolo per la vita o per l’incolumità delle persone.
Impedimento del controllo
Sanzione: reclusione da sei mesi a tre anni
È passibile di reato di impedimento del controllo chiunque, “negando l’accesso, predisponendo ostacoli o mutando artificiosamente lo stato dei luoghi, impedisce, intralcia o elude l’attività di vigilanza e controllo ambientali e di sicurezza e igiene del lavoro, ovvero ne compromette gli esiti.”
Omessa bonifica
Sanzione: reclusione da uno a quattro anni
Multa: da € 20.000 a € 80.000
Questo reato riguarda “chiunque, essendovi obbligato per legge, per ordine del giudice ovvero di un’autorità pubblica, non provvede alla bonifica, al ripristino o recupero stato dei luoghi.”
Dorabaltea nasce dal sogno di salvaguardare il bene più prezioso che abbiamo sulla terra, l’acqua. Tutte le procedure aziendali ed i comportamenti dei nostri operatori, sono improntate al massimo rispetto della natura.
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(fonte: https://www.arpat.toscana.it)