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Sassari: stop a fosse imhoff e subirrigazione

Sassari: stop a fosse imhoff e subirrigazione

Il vostro impianto di depurazione è in regola? Siete sicuri di soddisfare le normative europee, regionali e/o locali? Informatevi adeguatamente presso gli organi competenti, oppure contattate Dora Baltea per una consulenza.

Esemplare è il caso del comune di Sassari che corre ai ripari per limitare impianti non in regola e a rischio inquinamento ambientale.

Ha infatti deciso che:

“onde evitare danni all’ambiente nonché possibili procedure di infrazioni per la non conformità dei sistemi di trattamento delle acque reflue urbane da parte della Comunità Europea non rilascerà più autorizzazioni allo scarico per impianti costituiti da sola fossa imhoff con condotta disperdente.”

Niente più impianti di sola fossa, niente più sistemi di subirrigazione, fosse Imhoff e sistemi di drenaggio.

La questione è rilevante solo oltre una certa soglia di a.e. (abitante equivalente, leggi qui per un approfondimento ) 

Nello specifico si parla di insediamenti abitativi e le attività produttive che abbiano una tipologia di scarico domestico insistano in un agglomerato abitativo

Quindi dove non sarà possibile realizzare una vera e propria rete fognaria per qualsivoglia ragioni, economiche, logistiche o ambientali, allora in quel caso gli impianti di depurazione dovranno obbligatoriamente raggiungere il livello di protezione ambientale richiesto per quell’agglomerato.

Attenzione quindi se si vendono, installano o possiedono queste tipologie di impianti (subirrigazione, imhoff, etc) perché potrebbero non essere approvati dagli enti competenti e di conseguenza passibili di sanzioni.

Per avere altre informazioni contatta Dora Baltea per una consulenza approfondita.

Direttive richiamate:

Direttiva Regionale “Disciplina degli scarichi” approvata con Delibera RAS 69/25 del 10.12.200 

Direttiva 91/271/CEE del 21 maggio

 

AGGIORNAMENTO NORMATIVO
Estratto dal sito http://www.provincia.sassari.it/sc/acque_reflue_domesti

SCARICHI ACQUE REFLUE DOMESTICHE

Acqua – Autorizzazione agli Scarichi Domestici

Ai fini del rilascio dell’autorizzazione allo scarico delle acque reflue domestiche occorre presentare domanda tramite il modulo sotto allegato, completa degli elaborati ivi elencati.

Richiamata la Direttiva Regionale “Disciplina degli scarichi” approvata con Delibera RAS 69/25 del 10.12.2008 che nell’allegato 3 individua la fossa imhoff seguita da subirrigazione come trattamento appropriato per agglomerati fino a 50 a.e..
Richiamata la direttiva 91/271/CEE del 21 maggio 1991 che stabilisce gli standard minimi di trattamento per le acque di scarico urbane e che all’art. 2 definisce agglomerato l’area in cui la popolazione e/o le attività economiche sono sufficientemente concentrate così da rendere possibile la raccolta e il convogliamento delle acque reflue verso un sistema di trattamento o verso un punto di scarico finale.

Si ricorda che qualora gli insediamenti abitativi e le attività produttive che abbiano una tipologia di scarico domestico insistano in un agglomerato di dimensioni superiori a 50 a.e., i sistemi di trattamento indicati nella delibera CITAI del 4 febbraio 1977 non possono essere considerati appropriati e pertanto non verranno autorizzati.

Laddove la realizzazione di una rete fognaria non sia giustificata o perché non presenterebbe vantaggi dal punto di vista ambientale o perché comporterebbe costi eccessivi, potranno essere autorizzato solo sistemi di depurazione che permettano di raggiungere il livello di protezione ambientale richiesto per quell’agglomerato.

Nell’ambito del procedimento di autorizzazione allo scarico, per l’individuazione dell’agglomerato e in particolare del numero di abitanti residenti e fluttuanti, si farà ricorso ai dati in possesso del Comune di riferimento. A tal fine si invierà all’Amministrazione Comunale competente una richiesta di informazioni che sospenderà i termini del procedimento amministrativo.

” Nel territorio del Comune di Sassari, considerato che l’Amministrazione comunale non ha ancora predisposto uno studio di dettaglio che definisca eventuali zone del perimetro periurbano che possano essere ricomprese all’interno di un agglomerato e che dunque non è possibile stabilire se il trattamento di depurazione costituito da fossa imhoff con condotta disperdente sia un sistema appropriato di depurazione, per il principio di precauzione sancito dall’art. 3ter del D.Lgs 152/2006, onde evitare danni all’ambiente nonché possibili procedure di infrazioni per la non conformità dei sistemi di trattamento delle acque reflue urbane da parte della Comunità Europea, questa Amministrazione non rilascerà più autorizzazioni allo scarico per impianti costituiti da sola fossa imhoff con condotta disperdente “.

Tale disposizione si applicherà a tutte le istanze di autorizzazione allo scarico di acque reflue domestiche e assimilate alle domestiche, derivanti sia da insediamenti abitativi che da attività produttive, pervenute al protocollo dell’Ente a partire dal 1° gennaio 2017.

Le richieste di rinnovo relative ad autorizzazioni non scadute saranno accolte nelle more della predisposizione da parte dell’Amministrazione comunale del suddetto studio di dettaglio.”

Vuoi avere informazioni relativamente al rispetto del tuo scarico delle acque reflue ? Clicca qui, inserisci i tuoi dati e sarai contattato per un incontro gratuito con il nostro referente 

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